Mirto di Sardegna | I migliori
Il mirto sardo è con il pane carasau il prodotto tipico più identificativo della Sardegna.
Il suo profumo inconfondibile, legato in modo indissolubile ai sapori delle delizie che lo hanno preceduto sulla tavola, rimane nel cuore e nella mente di chiunque abbia goduto di un buon bicchiere ghiacciato dopo un'ottima cena.
Il liquore di mirto sardo, detto semplicemente mirto, è il liquore popolare della Sardegna, ottenuto da macerazione alcolica delle bacche di mirto (per il mirto rosso) o di un misto di bacche e foglie (per il mirto bianco).
Il mirto rosso, deve il suo colore agli antociani delle bacche mature dal'intenso colore viola scuro tendente al nero.
La denominazione ufficiale, adottata dalla Regione Sardegna e dall'associazione dei produttori, è quella di Mirto di Sardegna.
Diverse fonti fanno risalire le origini di questo liquore alla tradizione popolare dell'Ottocento.
Considerando la mancanza di fonti certe sulla sua storia, il mirto con molta probabilità veniva prodotto in origine ad esclusivo uso familiare, con una ricetta tramandata di generazione in generazione fin dai primi dell'ottocento.
Il mirto, in realtà, è il nome della pianta dalla cui macerazione delle bacche si ottiene un liquore dal colore rosso intenso e alcolicità compresa tra i 28 e i 30 gradi.
È prodotto aggiungendo solo zucchero o miele alle bacche macerate e viene consumato preferibilmente freddo. Rappresenta un ottimo fine pasto e in alcune pasticcerie sarde è usato persino nella preparazione di dolci tipici, come i “gueffus”, piccoli bocconcini di pasta di mandorle passati nello zucchero semolato e avvolti come una caramella nella carta velina colorata.
La ricetta del mirto rosso è abbastanza semplice da preparare in casa e non a caso i migliori mirti li trovere a casa di amici, fatti dalla nonna o da un'altro amico, con piccole variazioni che ne fanno
Per la preparazione del mirto sardo in casa bisogna procurarsi bacche mature dell’omonima pianta, dell'alcol etilico a 95°, zucchero e acqua.
Si lavano, asciugano e si fanno appassire per qualche giorno le bacche, per poi ponerle in contenitore nel quale versare l’alcol e far macerare il tutto prima alla luce e poi in un in ambiente buio,per circa 40 giorni complessivi.
Successivamente si scolano le bacche, torchiandole leggermente, e si filtra il liquido.
Infine si unisce uno sciroppo di zucchero e acqua all’estratto di bacche a freddo e si lascia riposare tutto in bottiglie di vetro .