Santa Giusta (OR)
Latitudine: 39.8793
Longitudine: 8.6113
Popolazione: 4795
Superficie: 69,22
Densitá: 69,27
Santa Giusta è un piccolo centro esteso sulla sponda nord est dell’omonimo stagno.
Storico erede dell’antica «Òthoca», fondazione sardo-punica, poi città romana sulla strada da Kàralis per Turris
(Porto Torres), di cui si conosce ben poco, secondo le ipotesi più recenti si localizzerebbe in corrispondenza dell’area settentrionale dell’attuale abitato di Santa Giusta, molto vicina al poggio dove sorge la cattedrale di S. Giusta.
La cattedrale è una grande costruzione romanica in conci d’arenaria, eretta nel 1135-45 come sede della diocesi omonima.
A partire dall'XI secolo fu appunto sede di diocesi; il vescovo Ugo fu inviato nel 1164 a Pavia presso Federico Barbarossa dal giudice d'Arborea Barisone I per ottenere dall'imperatore l'investitura a Re di Sardegna. Nel 1226 vi si tenne un importante sinodo della Chiesa Sarda per l'applicazione delle riforme decretate dal Quarto concilio lateranense.
La sede vescovile fu soppressa da papa Giulio II con la bolla Aequum reputamus del 1503, e confermata da un'altra bolla papale del 1515, che ne sancì l'unione con l'arcidiocesi di Oristano. La diocesi fu riistituita nel 1968 come sede vescovile titolare.(poi soppressa nel 1503).
L’edificio della cattedrale, di forme fondamentalmente pisane, ma con influssi lombardi nella facciata e arabeggianti in alcune parti ornamentali, costituì il prototipo di una numerosa serie di chiese sarde.
L’austero interno è a tre navate su colonne in marmo e in granito (parte romaniche, parte provenienti da Thàrros, Òthoca e Neàpolis).
In sagrestia sono custodite due mitre vescovili del sec. XIV, di cui una a ricami policromi.