Maracalagonis (CA)
Latitudine: 39.2864
Longitudine: 9.2304
Popolazione: 8015
Superficie: 101,37
Densitá: 79,07
Maracalagònis, che alcune indagini confermate da
ritrovamenti archeologici farebbero risalire all’antica Tidora, fondata nel 19 da un gruppo di Ebrei esiliati da Tiberio, ebbe in
epoca bizantina una certa importanza, come documenterebbe il
rinvenimento di alcuni reperti ora al Museo Nazionale Archeologico di Cagliari.
La parrocchiale della Vergine degli Angeli, risalente originariamente al 1225, conserva di tale epoca il fianco di tipo pisano, con portale ad arc, mentre le altre strutture dell’edificio ebbero nel
sec. XV una trasformazione gotico-aragonese, di cui rimangono la
cappella del Rosario (1a sin.) con volta stellare, quella di S. Antonio (2a sin.) e quella antistante alla sagrestia, entrambe con volte
a crociera gemmate; nel 1551, devastata da un incendio, fu ricostruita con cupola ottagonale e volta a botte.
Nell’interno sono custodite alcune interessanti opere: nella cappella
del Rosario, un polittico di Berengario Poccalull (1423), ritoccato da Pietro
Cavaro (1520).
In sagrestia, due tele a forma di mezzaluna rappresentano Condanna e martirio di S. Stefano.
A poca distanza dalla parrocchiale è la chiesa della
Madonna d’Itria, a tre navate divise da tozze colonne che sostengono arconi a tutto sesto con soffitto a capriate originale; la primitiva facciata della chiesa, opposta all’attuale (osservabile
uscendo da una porticina a fianco dell’altare), presenta un portale ad arco e un ordine di archetti, stilisticamente vicini al fianco
destro della parrocchiale.